mercoledì 30 dicembre 2015

Rinascita


nasciamo sperimentando
gioia e tristezza
disperazione e desolazione
amicizia e solitudine
cadute e riscatti
rabbia e paura
invidia ed egoismo
povertà e ricchezza
meschinità e orgoglio
sogni e delusioni
ma rinasciamo nell'amore
che ci annulla
e tutto d'un tratto
non ha più senso
niente è più importante
ne tempo, ne spazio
ne la vita con il suo affanno
ma solo quel particolare momento
persi nelle braccia dell'altro
senza fiato
nella pura emozione



domenica 27 dicembre 2015

Dove è la felicità


Custodita fra i segreti del cuore
nascosta fra i desideri dell'anima
viva fra i pensieri della notte
quando trova il coraggio di uscire
per cercare il modo di contagiare
la passione degli innamorati
il sorriso di un bambino
l'amore addormentato
di chi ha smesso di provare
o vincere la tristezza di chi
non sa in cosa sperare
Trasportata della brezza del mare
sotto il cielo d'estate
il profumo d erba di un campo in fiore
o della terra bagnata quando esce il sole
Fra le note di una canzone  cantata a squarciagola
in chi non si guarda indietro
e trova il coraggio di andare avanti
Fra chi sopravvive nonostante l'affanno
e non si lascia sopraffare dall'inganno
nel profumo della pelle e le curve dei fianchi
fra i baci, i morsi, e gli sguardi degli amanti
Nella notte che alla luce dell'oscurità
  regala un momento di sincerità
nel desiderio di arrivare li
a guardare quegli occhi
che cercano di difendersi
baciare le pieghe di quelle labbra mai possedute
 e sentirsi di appartenersi



venerdì 25 dicembre 2015

Natale


alla
luce
del silenzio
nella penombra
dei propri pensieri
nonostante il gioco di luci
intermittenti e le risa assordanti
ognuno nasconde i propri tormenti
pensando a chi manca o non c'è
dove la gioia fa solo finta di passare
fra un augurio e un abbraccio dato
dopo l'indifferenza di un anno
finto come il sapore del panettone
preconfezionato mesi prima
nella pantomima della ipocrisia
in cui l'unica certezza è l'assenza
di chi
veramente
vorremmo
vicino





mercoledì 23 dicembre 2015

Sottovuoto

viviamo mettendo i sentimenti sottovuoto
al riparo dalla vita e dal mondo
sperando di vivere l'amore  perfetto

lasciamo che parlino gli altri per noi  
con citazioni e frasi di canzoni
ma basterebbe solo dire ciò che senti

usiamo strumenti freddi per comunicare
non c'è più il sorriso lo sguardo 
le mani sudate il desiderio di vedersi

siamo ormai  impermeabili a tutto
protetti ma persi dentro il nostro vuoto
chiusi nel silenzio, senza aria per respirare


domenica 20 dicembre 2015

Sesso

 E' l'istante in cui si tocca ciò che l'anima avverte
 e la fantasia immaginava ciò che il cuore sente
mentre le braccia stringono l'amore
 per non lasciarlo andare

ognuno dentro l'altro
fermando il tempo un momento
in cui tutto combacia
labbra, corpo,  mani
in cui tutto è sincrono
respiro, battito e ritmo
perso, disperso nell'attimo
perfetto per abbandonarsi all'altro
lasciando parlare le emozioni e le sensazioni
perdendo la percezioni di se stessi
il tempo trova il senso  dell'attesa
e l'amore quello di se stesso
mentre i corpi gioiscono con tutti i sensi
assaporando la  passione  che sgorga
fra chi si  ama senza condizioni
E' l'amore che trova la gioia
nello sguardo di qualcuno
sognato e desiderato nell'intimità
dell'agitazione dei propri desideri



sabato 19 dicembre 2015

Non lasciare

non lasciare che sia perso
il pensiero nel silenzio
l'amore dato con la dolcezza del sorriso
l'emozione della lacrima sul viso

non lasciare che vinca
la paura di non essere
la frenesia di avere
la forza è nel far scorrere l'amore

non lasciare che si spenga
la voglia di provare
il coraggio di superare
il primo ostacolo è sempre dentro  sè

non lasciare che esista
un giorno senza di noi
il silenzio fra la distanza
la magia vive negli occhi di chi sa  sognare

domenica 13 dicembre 2015

Giorni

Giorni che passano veloci
come lampi nel cielo
le luci dei fari nelle gallerie
lasciandosi dietro sogni mai realizzati
amori mai andati avanti

Giorni che separano dalla speranza
di una nuova svolta in una vita
consumata dall'affanno e dalla fatica
cercando  la gioia  che può regalare la pace
come d'agosto il rumore del mare

Giorni lasciati scivolare
senza senso e senza scopo
nella fatica di vivere
nell'apatia di chi a smesso di gioire
di  non sa dare un senso al proprio tempo

Giorni perduti per sempre
tempo che non torna indietro
 illuso, maltrattato, tradito 
 da un sogno mai iniziato e mai finito
 in attesa del nuovo giorno senza senso

Giorni abituati all'assenza
giorni consumati nell'inganno
all'ombra di un domani
in cui trovare il coraggio
di lasciarsi dietro tutto guardando avanti

Un istante

il respiro si ferma
e il cuore non risponde
in un incontro
nella tenerezza di bacio
nella gioia di un amore
nel primo sorriso condiviso
in un espressione del viso
durante il piacere dell amore
nelle mani che si sfiorano
 negli gli spasmi dei fianchi
 fra i corpi intrecciati
che rispondono al tocco degli amanti
nella promessa d'amore
in un gesto inaspettato
dopo un sogno infranto
la rinascita di qualcosa
che si credeva morta
quando scopri che non tardi 
per ricominciare ed andare avanti
scoprire di non essere soli
riconoscere  qualcuno
in ogni gesto e in ogni momento
nella frenesia di vivere un nuovo istante
fra le braccia del proprio amante
e il cuore trova  la pace
mentre soffoca il dolore
fra  il calore dell' amore


venerdì 4 dicembre 2015

come un respiro

lasciarsi andare per ricominciare
lasciando che il ghiaccio diventi torrente
perdersi nel tira e molla delle emozioni 
trasportati dalla corrente
è come un respiro

si può rinunciare a tutto 
ma non a ciò che si sente
non c'è un senso a un emozione
scorre semplicemente nelle vene
è come un respiro


un muro non separa da se stessi
vedersi allo specchio e non riconoscersi 
stare in una stanza e sentirsi persi
non si puo limitare un sogno 
è come un respiro


misurare la distanza dall'orizzonte non serve
ci si arriva passo dopo passo non con la mente
portandosi dentro qualcuno come la propria ombra
non si può smettere di vivere
è come un respiro


lunedì 30 novembre 2015

Perdersi e ritrovarsi

Perdersi e ritrovarsi
un po come dormire e risvegliarsi
abbracciati l'uno all'altra
con la meraviglia di scoprirsi fortunati
per aver trovato l'amore per cui si era nati
Sentirsi senza le parole
vedere ciò che è nascosto al sole
ridere e scherzare  
innamorati di un sorriso
dolce come il miele
del bacio degli innamorati  
che si sfiorano le labbra 
e le confondono come il cielo con il  mare
Inebriati dalla frenesia di vedersi
per abbandonarsi ai propri corpi
che si cercano in un esplosione di emozioni
serrati, intrecciati come la mani degli amanti
che si guardano negli occhi
per ritrovare se stessi in un anima 
sconvolti dall'attrazione
per sempre uniti nell'amore

venerdì 27 novembre 2015

Il giorno qualunque

spalanco gli occhi alla luce
in un giorno qualunque
ogni giorno uguale  se stesso
e un sogno negli occhi riflesso
mentre vedono gli stessi volti
una sequenza di cose da fare 
vivendo nel conforto dello schema
come il bisogno di respirare
stessa aria nei polmoni
mentre il cuore che cerca chi amare
fino al giorno in cui il tuo  sguardo
incrocerà quel sogno riflesso
in quell'istante il respiro si romperà
e nell'euforia dell'emozione  
il giorno qualunque cesserà 

martedì 24 novembre 2015

La città fatata

sotto un cielo di fumo
cammino in una città fatata
senza una meta decisa
 e la sicurezza di un destino
 sbircio fra i vicoli che ricordo
 cercando quello sguardo perso 
 che mi faccia sussultare dentro

Sono qui ma non ci sono
le mie orme vanno avanti
mentre con la mente vago altrove
cercando quel sogno infranto
in cui te mi stavi accanto

una piazza piena di vita 
all'ombra di una torre meravigliosa
mi perdo  nel silenzio dei pensieri
di quella sala silenziosa
cercando di rivedere 
quella donna che qui sognava
e che si è persa fra le pieghe 
di una vita un poco amara

Sono qui ma non ci sono
mentre riposo gli occhi stanchi
mentre con la mente vago altrove
cercando quel sogno infranto
in cui te mi stavi accanto

cerco una ragazza  dai capelli giallo oro
mentre invidio due ragazzi 
che si scambiano quei baci 
da promessa  di stare insieme 
che conosce la paura di dover lottare
 per il loro sogno tinto d'amore

Sono qui ma non ci sono
mentre con la mente vago altrove
immaginando quella voce
che dice quelle  frase  mai sentita
letta fra le pagine di un anima  ferita

Un nuovo giorno è cominciato
un ragazzo  lascia una  città fatata
sembra che stia li ma non c'è
le sue orme vanno avanti
mentre con la mente vaga altrove
ancora in cerca di quel sogno 
 a cui non ho mai rinunciato
 perchè pieno del loro amore


mercoledì 11 novembre 2015

martedì 10 novembre 2015

Il ricordo dell'amore

Parlo mentre tu non  ascolti
chiusi ormai in un silenzio che non capisco
per ogni stella accendevamo un sogno
ogni giorno superavamo   il limite
il tempo non contava i secondi
ci vestivamo di strati di emozioni

Tu cosa fai?


lo spazio non conosceva distanze
si piegava alla forza dei sogni
lampi di luce nel buio delle esistenze
vivendo aspettando il momento
di ardere insieme in un esplosione d'amore
mentre ora non c'è piu calore

Tu dove stai?


Fantasmi di ricordi felici
gioie che hanno lasciato cicatrici
consumati troppo presto da un abbraccio
persi nel tempo dispersi nello spazio
Congelati dalle paure
nascosti dietro  armature

Mi Pensi mai?


Si accendono le luci
il sole si nasconde dietro il sipario di stelle
mentre ognuno conta
chiuso nelle sue spalle strette
 ancora un altro giorno 
 senza regina e senza un re

Tornerai?


sabato 7 novembre 2015

Vorrei non sognare

Vorrei ciò che tu non puoi 
perché dentro i sogni tuoi
non vedi più  i sogni miei
e non c'è posto più per noi

Viviamo nel passato 
di in ricordo mai dimenticato 
di un sogno di qualcosa che non è stato 
stretti in un rimpianto 
di qualcosa che d'incanto
 era nato 
mentre ora è spento
stremato dalla voglia di cercarsi
lasciando il vuoto, dentro me 
il vuoto, senza te 
di tutto quello che più  non c'è 

Scende una lacrima   
 scorre sul dolore
di chi  non più crede
di chi ha perso l'amore 
mentre il destino sparge sale sulle ferite 
e ride delle vite 
di chi ha perso la gioia
e vive aspettando la notte 
sperando che la stanchezza l' aiuti a non pensare
meglio un po  morire 
che tornare a sognare


giovedì 5 novembre 2015

Goodbye

I'm thinking of you
In my sleep
And i could talk
The worst kind of sound
I've noticed things
Can not be repaired
When i wake up
I'll be in despair
Cause i know i've got to say
I know i've got to say
Goodbye
Baby goodbye
Goodbye
Baby goodbye
You're my sweetheart
Goodbye
You're my sweetest
Goodbye
I know i'm gonna look
So so so so bad
But there's no easier way
For me to have to walk away
But i don't wanna hear this no more
And i don't wanna feel this no more
And i don't wanna see this no more
And i don't wanna experience this no more
Cause i know i 've got to say
I know i've got to say
Goodbye
Baby goodbye
Goodbye
Baby goodbye
You're my sweetheart
Goodbye
You're my sweetest
Goodbye
Goodbye
Goodbye
Goodbye (you're my sweetest)

lunedì 2 novembre 2015

In bilico

In bilico sull'amore 
chiedendo scusa 
anche se motivo non c'è
vivendo come posso
passo dopo passo 
chiedendomi  cosa mi aspetta
e ricordando il passato
in bilico sulla linea del cuore 
affrontando il destino
sapendo cosa ho perso
ripensando a cosa ho lasciato
aspettando il momento
per lasciarsi andare
vincere la paura di cadere 
scoprendo di saper  volare


sabato 31 ottobre 2015

Come su una nuvola


ti lasci  trasportare dal vento
cercando di domare le tue emozioni
vorresti dalla realtà ciò che sogni
e vivi specchiandoti dentro le canzoni

guardi al domani come se non ci fosse
e raggiri ogni sentimento
ma tu voli e non lo sai
devi solo scegliere solo cosa vuoi

guardi tutti da lassù
con quell'aria un po distaccata
perchè vuoi che la vita non ti sfiori
ma lei  è gia dentro  e non lo sai 
devi solo decidere cosa vuoi

ti senti in balia della tempesta
ma se guardi su puoi vedere il sole
devi solo smettere di non sentire 
ciò che ti cerca di dire il cuore
perché batte per qualcuno e  tu lo sai
devi solo accettare ciò che vuoi

ridi e piangi e ti trasformi 
al ritmo di un battito d'ali
gridi e prendi a pugni i sogni tuoi 
perché hai paura di cosa vuoi

ami sogno per fuggire  dalla realtà
perché l'uno lo controlli l'altra non si sa
ma tu sai che i sogni tuoi 
sono li se tu lo vuoi

si vaga a vuoto per non fermarsi mai
 per paura di riflettere sul dove vai
 ma se ti fermi tu lo sai 
 che io sono ciò che vuoi



L'incontro (parte 9°) : Maria

Maria era una dolce ragazza di 37 anni corpo sinuoso che manteneva con la sua passione per la corsa che praticava di prima mattina e  lunghe passeggiate all'aria aperta.  La sua rara bellezza non passava inosservata, così come la sua intelligenza che l'aveva portata a conquistarsi un posto da consulente in una importante società. Era una donna determinata pronta a lottare le  cose che riteneva importanti e nonostante la bellezza,  ebbe solo un paio di  storie andate male perché  voleva una persona speciale:  non le piaceva scendere a compromessi per riempire la sua solitudine,  con la quale comunque conviva benissimo anche se non aveva problemi ad uscire  e godersi un po di vita notturna con amici o colleghi.  
Un giorno qualunque alle 11.23 arrivò nella sua posta elettronica una mail, che le preannunciava sarebbe stata spostata in una altra città per la partenza di un importante progetto da avviare,  presso la sede centrale della società nella quale stava svolgendo al consulenza. Maria non si sorprese tanto, quel progetto era gia stato oggetto di speculazioni fra i corridoi solo che non si sarebbe aspettato di essere coinvolta a ancor di piu di dover cambiare ancora la sua vita. 
Dopo la sorpresa iniziale, Maria cercò di vedere i lati positivi: avrebbe cambiato città  lasciando quella attuale  di cui non apprezzava il clima nordico, inoltre conosceva già alcuni referenti quindi non si sarebbe trovata spaesata. La società per la quale lavorava organizzo il trasferimento preoccupandosi di trovare un appartamento confortevole  in una zona centrale con tutti i confort 2 camere cucina  e bagno e un piccolo balcone che si affacciava   su una delle vie principali della città con di fronte un bellissimo parco. 
Non è male - pensò non appena  mise piede nell' appartamento e la vista del balcone la mise di buon umore.Dopo il week end avrebbe iniziato lavorare nella nuova sede 
Il sabato e la domenica volarono , aveva disfatto le valige, pulito a fondo l'appartamento, fatto la spesa per comprare detersivo e  qualcosa da mettere in frigo inoltre inizio a perlustrare l'ampio parco di fronte e sperimentare i primi percorsi da provare per le sue sessioni di running.
Il primo giorno arrivò. Si vestì con cura:  gonna sotto le ginocchia camicetta bianca  che lasciava intravvedere le sue curve  e una  giacca in tinta corta il giusto per mettere in evidenza i suo fianchi  infine un paio di scarpe col tacco che mettevano in evidenza le sue gambe slanciate. Dopo un breve tragitto in bus arrivò presso la sede di destinazione. Fece un respiro entrò e si presentò alla reception dove erano presenti 2 ragazze sorridenti una delle quali si preoccupò di assegnarle  un tesserino provvisorio e le diede le indicazioni del suo referente.
- Quinto piano, terza stanza a sinistra uscendo dall'ascensore che può prendere dopo i tornelli-
disse la ragazza dell'accoglienza.
La sede centrale era splendida, marmo ovunque, tutto bianco luminoso lucido, l'aria che si respirava era ben diversa da quella rilassata della succursale. Si mise ad aspettare il grande ascensore che arrivò dopo qualche secondo.Entrò. 
Mentre le porte si stavano per chiudersi un braccio blocco le porte era Marco che nello scusarsi incrocio gli occhi di Maria. Un brivido percorse la schiena di entrambi, quella fu la prima volta che si videro. 
La tempesta perfetta si stava avvicinando...

mercoledì 28 ottobre 2015

L'incontro (parte 8°) : Sopravissuti


Dopo qualche giorno Marco e Laura decisero di pranzare insieme approfittando del fatto che Lei era in una zona vicino all'ufficio di Marco per delle commissioni. 
Il posto stabilito era un locale di specialità Siciliane, purtroppo e il locale era stato preso d'assalto dalla restante parte della città, cosi mentre Marco cercava di lottare per prendere le cose al bancone, Laura attendeva al tavolino presa dallo sconforto e dalla rassegnazione che aveva scelto il posto sbagliato per poter parlare con lui. Lui la prese un po più con filosofia in fondo L'importante era stare con lei. Il pranzo fu più che altro una corsa contro il tempo .fra gente che faceva le poste al tavolo per potersene impossessare per il pranzo e camerieri pronti a liberare il tavolo.

Dopo 10 minuti per consumare il pasto decisero di fare una passeggiata. Marco si infilò in un magazzino per vedere una camicia. Entrarono , lui scelse la taglia e si diresse al camerino. Il reparto era deserto. Si tolse la camicia che aveva addosso e con una scusa chiamò Laura e in preda all'astinenza che durava da più di 3 giorni la tirò dentro rubandogli quel bacio che tanto desiderava. Laura lasciò fare, mise le braccia dentro la camicia semiaperta, strinse Marco per la vita poi ritrasse il volto facendo scivolare le sue labbra lungo il collo e il suo petto e gli sussurrò -Domani, vieni domani- Poi appoggio la testa sul suo petto per sentire quale dei due cuori batteva di più.
Il resto dalla giornata sembrò a entrambi interminabile, il desiderio di rivedersi era come se avesse dilatato il tempo, lasciando entrambi in balia dell'attesa. Gli impegni lavorativi aiutarono a far passare la prima parte della giornata poi una crescente agitazione si impossesò di entrambi fra piccole allusioni via sms e messagggi per organizzare l'incontro.
-Sto uscendo, calcola che sono in tram arriverò a casa fra 30 minuti-
-Io in scooter dovrei essere li in 15 minuti-
-Perfetto ci vediamo verso le 17.30-
In realtà Laura si era tenuta larga non voleva certo farsi trovare sfatta e sudata per via dell'affollamento dei mezzi pubblici. Invece arrivò prima si fece la doccia , si mise una crema idratante alla vaniglia, e poi un vestito che mettesse in mostra le sue curve. Un leggero ombretto per mettere in evidenza gli occhi e l'immancabile lucida labbra per ammorbidirle. Si piaceva così semplice e sensuale.
Marco invece quel giorno si limitò a scegliere fra le camice favorite, al suo solito, non dava molto peso a cosa metteva era già un miracolo se riusciva ad abbinare i colori.
Arrivò in leggero anticipo giusto per concedersi l'unico momento di narcisismo specchiandosi nello  specchio retrovisore per controllare  che fosse in ordine  in realtà era solo un modo per cercare di controllare l'agitazione.
si ricordava la sera del bacio quello spiazzale sembrava completamente diverso di giorno illuminato dal sole e completamente pieno di auto del vicino ipermercato.
-Sono arrivato- .
Attesa.
-Numero 42 interno 8 piano 3-
Cuore all'impazzata. Arrivò al citofono.Suonò. Fortunatamente lei non chiese chi era, il nodo in gola non gli avrebbe permesso di rispondere, inoltre si sentiva la salivazione azzerata. Mangiò in fretta una caramella balsamica. Decise di prendere le scale e non l'ascensore per avere più tempo per gestire le proprie emozioni.
Arrivò suonò il campanello e la porta si aprì.
Laura apparve nello splendore della sua semplicità. Si limito a dare un semplice bacio sulla guancia, voleva condurre il gioco.
Marco si ritrovo in un ampia stanza con angola cottura con un balcone grande  poi si vedeva la porta che dava alla stanza da letto e al bagno lungo e stretto con una ampia doccia. Piccolo funzionale e luminoso - pensò- arredato in stile moderno ed essenziale come era Laura.
Marco notò subito la cura con cui si era vestita Laura il suo profumo delicato la dolcezza negli occhi rimasta intatta in tutti quegli anni.
Si tolse la giacca e appoggiò il casco su una delle sedie del piccolo tavolo quadrato posto vicino all'angolo cottura, poi si mise comodo sul divano posto di fronte al Tv sintonizzata su un canale di musica italiana che stava trasmettendo un canzone di Elisa


E ci sarà
dentro te e al di là
dell'orizzonte
una piccola poesia
Ci sarà
e forse esiste già al di là
dell'orizzonte
una poesia anche per te


Laura si mise accanto a Marco, aveva messo la camicia comprata insieme nel magazzino, poi prese il suo braccio se lo avvolse sul collo e lo baciò.
Marco strinse i fianchi di Laura che si distese sul divano  e Marco iniziò a baciare e mordicchiare le labbra mentre Laura delicatamente gli slacciava la camicia per poi passare ala conta e pantaloni. Marco invece gli accarezzava le gambe finchè prese coraggio e si libero dei  slip di lei che a quel punto lo prese per mano e lo porto in camera. Fecero l'amore lei sopra lui che l'ammirava controluce accarezzandogli il seno, lasciando le mani scorrere sulla sua pelle liscia. Poi lui afferrò i suoi fianchi e raggiunsero il piacere insieme stretti in un abbraccio con i corpi sfiniti e sudati, tornando a essere una cosa sola come doveva essere.


Lei si appoggio sul suo petto lui l'abbracciò.
-Dovei sei stato fino adesso? - disse sommessamente  Laura, pensando a quanto tutto quello gli fosse terribilmente mancato.
-Ci sono sempre stato, sapevo che ci saremmo ritrovati- In realtà dentro di se diceva
-Aspettavo che si rimarginavano le ferite  e  di capirmi un po di più-

Poi rimasero cosi in silenzio godendosi quell'abbraccio ritrovato. Entrambi si promisero  che avrebbero difeso quell'amore sopravvissuto al tempo, alle paure e alle ferite.
Quella promessa da li a breve sarebbe stata messa alla prova...

continua...

L'incontro (Anticipazione Parte 8) : Il pranzo



Premessa: mi si sgrida perchè non pubblico il seguito con maggior frequenza, purtroppo non sempre si ha il tempo che si vuole.... un po di pazienza... per scusarmi una piccola anticipazione della capitolo 8. 
PS. Scusate eventuali errori è una bozza


Dopo qualche giorno Marco e Laura decisero di pranzare insieme approfittando del fatto che Lei era in una zona vicino all'ufficio di Marco per delle commissioni. 
Il posto stabilito era un locale di specialità Siciliane, purtroppo e il locale era stato preso d'assalto dalla restante parte della città, cosi mentre Marco cercava di lottare per prendere le cose al bancone, Laura attendeva al tavolino presa dallo sconforto e dalla rassegnazione che aveva scelto il posto sbagliato per poter parlare con lui. Lui la prese un po più con filosofia in fondo L'importante era stare con lei. Il pranzo fu più che altro una corsa contro il tempo .fra gente che faceva le poste al tavolo per potersene impossessare per il pranzo e camerieri pronti a liberare il tavolo.

Dopo 10 minuti per consumare il pasto decisero di fare una passeggiata. Marco si infilò in un magazzino per vedere una camicia. Entrarono , lui scelse la taglia e si diresse al camerino. Il reparto era deserto. Si tolse la camicia che aveva addosso e con una scusa chiamò Laura e in preda all'astinenza che durava da più di 3 giorni la tirò dentro rubandogli quel bacio che tanto desiderava. Laura lasciò fare, mise le braccia dentro la camicia semiaperta, strinse Marco per la vita poi ritrasse il volto facendo scivolare le sue labbra lungo il collo e il suo petto e gli sussurrò -Domani, vieni domani- Poi appoggio la testa sul suo petto per sentire quale dei due cuori batteva di più.

domenica 25 ottobre 2015

L'incontro (parte 7°): La mia storia senza te



Quella sera Marco torno con una manciata di emozioni nel cuore e tutto quello che aveva passato fino a quel momento gli sembrava ormai un impresa passata. Fino a quel momento bivaccava nella sua esistenza, sapendo che nona avrebbe mai vissuto un amore più bello di quello che aveva avuto con Laura, ma ora era tornata nella sua vita , entrambi erano pronti a ricongiungersi dopo anni passati a cercarsi.

Quando si assapora il sogno di una vita qualsiasi altra cosa apparirà sempre un surrogato,  un assaggio di un ricordo che non si può dimenticare.  

Le storie passati di entrambi erano state un po cosi. Momenti lievi che non potevo confrontarsi con l'incomparabile bellezza dei momenti passati. Un tempo che entrambi non pensavano potesse tornare più

Nel viaggio di ritorno verso casa Marco avvicendava nella sua testa i momenti piu belli di quella serata e quelli piu bui vissuti nel periodo della loro separazione, come il giorno del congedo.  Marco lo ricordava sempre. Era una giornata bellissima di fine primavera. L'ultimo giorno in divisa. Lui stava in istanza in un ufficio distaccato. Il giorno prima gli erano state date indicazioni precise per il congedo doveva presentarsi alla sua base di riferimento. Cosi fece. Si presentò nell'ufficio del maggiore. Un serie di adempimenti burocratici e poi la svestizione. Riconsegnò parte del corredo che gli era stato affidato durante il CAR   presso la  S.A.R.V.A.M. di Viterbo, facendo  parte del gruppo scelto dei V.A.M dell' Aeronautica Militare.
Gli rimase l'abito estivo il basco e gli anfibi (solo i più "anziani"  potevano portarli  sotto il vestito) e il foglio del congedo. L'intero gruppo a cui fu consegnato il congedo con una breve cerimonia fu poi  accompagnato fuori dalla base. La quasi totalità dei commilitoni avevano la propria ragazza in attesa , Marco no era rimasto solo. Strinse il foglio del congedo con disgusto, per quei mesi persi della sua vita e ancor di piu per quel momento che doveva essere fra quelli piu memorabili che di memorabile ebbe solo la sensazione di solitudine e tristezza mai provata prima. 

Quella sera scrisse:


La mia storia senza te

senza un posto dove andare o qualcosa da fare 
ho chiesto anche a Dio ma non c'è  risposta 
sono qui senza sapere da dove iniziare
un sorriso di fuori e la tristezza nel cuore nascosta
perso con  una mappa senza segni ne direzioni
solo uno stupido, per aver creduto in quelle emozioni



Ripensando a quell'episodio  questa volta con un sorriso di rivincita verso la vita e il destino Marco  si sdraiò è si addormentò. 

sabato 24 ottobre 2015

L'incontro (parte 6°): La strada dei sogni interrotti

24 ottobre 1998

Quella sera Marco nella solitudine della sua stanza illuminata dalla flebile luce del suo monitor decise di scrivere per la prima e ultima volta alla sua Laura appena partita.

Ciao Laura, non so  riuscirai a leggere questa mail da Londra
ho scritto questa cosa per te spinto dalla domande continue che mi faccio su di noi di come siamo arrivati a questo punto,  di  dove  è finito il nostro sogno ormai interrotto da due vite che stanno andando in direzione opposte. Non  sono triste, non capisco le tue scelte e cerco di esser forte, perché so  che   finché saremo vivi un giorno forse  tornerò ad abbracciarti.

Ciao Marco


La strada dei sogni interrotti 

Graffiti di ricordi, di momenti mai dimenticati
Giurando che il tempo non ci avrebbe mai cambiati
mi fidavo del mio istinto e del mio cuore
invece non so più cosa siamo diventati
cosa rimane di quel raggio di sole
che vedevo nei tuoi quando mi chiamavi Amore
quando noi nudi ti accarezzavo il cuore
e il nostro respiro era la sola che faceva rumore
mentre ti abbracciavo per fermare il tuo tremore 
La strade dei sogni ora si è interrotta
Lasciandoci lontani, ma con i cuori vicini ma comunque vivi 





Quella stessa sera Laura lesse pianse e  non rispose. Seppure era ancora decisa di fare quella nuova esperienza lontano da Marco dentro di se si mese in moto un meccanismo che in poco tempo la portò a convincersi che non avrebbe mai amato nessuno come Marco e che il giorno del suo rientro come prima cosa sarebbe corsa da lui.

mercoledì 21 ottobre 2015

Nella vita non ci sono sbagli..

Nella vita non ci sono sbagli , solo scelte.


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lunedì 19 ottobre 2015

L'incontro (parte 5°):La sera del ritorno della magia

Marco e Laura dopo l'abbraccio del bar si misero d'accordo per vedersi il venerdì della stessa settimana, entrambi rimandarono gli impegni già presi. Il desiderio di riscoprirsi era più forte.
Marco quella sera arrivò leggermente in anticipo come suo solito, odiava arrivare in ritardo tanto che preferiva aspettare piuttosto che  sentirsi in colpa.
 Era una fredda serata  d'inverno illuminata da  un cielo stellato e un quarto di luna
lui aspettava sotto casa, osservando il respiro che si condensava in nuvole di vapore davanti a sè , gli piaceva sentire la fresca brezza invernale sul viso lo faceva sentire vitale e un po a placare il nervosismo . Non sapeva da dove sarebbe sbucata , il piazzale era poco illuminato, i vetri della macchinate appannate. Ogni tanto una macchina entrava per cercare posto altre uscivano, in fondo era un venerdi sera giornata perfetta per uscire. Guardava le stelle inspirando  pieni polmoni l'aria fresca, pensava a come si sentisse, non provava  una sensazione in particolare piuttosto un insieme di ansia eccitazione, nervosismo, curiosità ed euforia, finchè non vide una sagoma uscire dalla penombra della via di fronte. 
- Forse è lei- Pensò, gli sembrava di riconoscere la sagoma . Quando passo sotto il lampione alla fine della via la riconobbe gli fece cenno e lei gli andò incontro sorridendo.
Lui si avvicino si protese verso di lei per dargli un bacio sulla guancia coordinando il respiro per sentire il profumo che aveva. La bacio il più possibile vicino fra l'orecchio e il collo, chiuse gli occhi e inspirò, era esattamente lo stesso profumo dolce che ricordava.
Lei era in jeans con sopra un leggero piumino trapuntato; come trucco solo  un leggero  lucida labbra che l'aiutò a scorgere il suo sorriso nella penombra. Un rapido saluto e si diressero verso un locale  vicino per cenare. Poche parole per rompere il ghiaccio e coprire la breve distanza fino al locale in cui avevano prenotato.
Si accomodarono al tavolo. Lei si tolse  il piumino aveva una leggera maglia in cotone era perfetta nella sua semplicità. la cena volò fra sorrisi e sguardi. Lui cercava di scrutare capire cosa passasse nella mente di lei. Ma Laura era enigmatica non si faceva penetrare da quello sguardo.  I discorsi , i gesti, gli sguardi sembravano contraddirsi di continuo spiazzando Marco di continuo che alla fine si arrese di fronte alla conclusione che non cera nulla da fare per quanto si sforzasse lei era brava a nascondersi, nonostante la sua allegria e la sua propensione a parlare:era evidente che era un modo per proteggersi da un passato di ferite.
La cena  volò finché giunse il momento del conto. Entrambi però avevano troppa voglia di stare l'uno con l'altra per prolungare quella serata lei propose di prendere il caffè e un dolce in posto li vicino   divisero un pezzo di crostata condividendo lo stesso cucchiaino come una volta.Un rapido sommario delle proprie vite e dovettero  andare poiché la pasticceria era in chiusura. si avvicinarono  verso casa .
-Dove è la tua macchina?-
-E' quella grigia  li-
-Mettiamoci dentro fa freddo-
Marco fece accomodare Laura, i vetri erano appannati e le luci esterne regalano uno strano effetto di aloni colorati ,   l'atmosfera era più intima il nervosismo di lui crebbe voleva baciarla ma aveva paura di rovinare quell' incontro facendo qualcosa di sbagliato. qualche battuta due risa poi Marco vide quegli occhi chiari scintillanti piombargli addosso. Lei gli afferro il collo e lo tirò a se. Ognuno assaporò l'altro, ognuno ritrovò qualcosa di familiare che al contrario di quanto pensavano non era stato dimenticato. Marco l'abbracciò inspirò profondamente per stordirsi del suo profumo e la lasciò andare. Laura sorrise aprì la portiera e si lasciò inghiottire dalla foschia. Entrambi di quella sera portarono con se  le stesse emozioni del primo bacio dato anni prima, nulla era cambiato , c'era di nuovo magia .
Entrambi si trovarono a credere di nuovo in quell'amore.