Quella sera Marco torno con una manciata di emozioni nel cuore e tutto quello che aveva passato fino a quel momento gli sembrava ormai un impresa passata. Fino a quel momento bivaccava nella sua esistenza, sapendo che nona avrebbe mai vissuto un amore più bello di quello che aveva avuto con Laura, ma ora era tornata nella sua vita , entrambi erano pronti a ricongiungersi dopo anni passati a cercarsi.
Quando si assapora il sogno di una vita qualsiasi altra cosa apparirà sempre un surrogato, un assaggio di un ricordo che non si può dimenticare.
Le storie passati di entrambi erano state un po cosi. Momenti lievi che non potevo confrontarsi con l'incomparabile bellezza dei momenti passati. Un tempo che entrambi non pensavano potesse tornare più
Nel viaggio di ritorno verso casa Marco avvicendava nella sua testa i momenti piu belli di quella serata e quelli piu bui vissuti nel periodo della loro separazione, come il giorno del congedo. Marco lo ricordava sempre. Era una giornata bellissima di fine primavera. L'ultimo giorno in divisa. Lui stava in istanza in un ufficio distaccato. Il giorno prima gli erano state date indicazioni precise per il congedo doveva presentarsi alla sua base di riferimento. Cosi fece. Si presentò nell'ufficio del maggiore. Un serie di adempimenti burocratici e poi la svestizione. Riconsegnò parte del corredo che gli era stato affidato durante il CAR presso la S.A.R.V.A.M. di Viterbo, facendo parte del gruppo scelto dei V.A.M dell' Aeronautica Militare.
Gli rimase l'abito estivo il basco e gli anfibi (solo i più "anziani" potevano portarli sotto il vestito) e il foglio del congedo. L'intero gruppo a cui fu consegnato il congedo con una breve cerimonia fu poi accompagnato fuori dalla base. La quasi totalità dei commilitoni avevano la propria ragazza in attesa , Marco no era rimasto solo. Strinse il foglio del congedo con disgusto, per quei mesi persi della sua vita e ancor di piu per quel momento che doveva essere fra quelli piu memorabili che di memorabile ebbe solo la sensazione di solitudine e tristezza mai provata prima.
Quella sera scrisse:
La mia storia senza te
senza un posto dove andare o qualcosa da fare
ho chiesto anche a Dio ma non c'è risposta
sono qui senza sapere da dove iniziare
un sorriso di fuori e la tristezza nel cuore nascosta
perso con una mappa senza segni ne direzioni
solo uno stupido, per aver creduto in quelle emozioni
Ripensando a quell'episodio questa volta con un sorriso di rivincita verso la vita e il destino Marco si sdraiò è si addormentò.
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