mercoledì 28 ottobre 2015

L'incontro (parte 8°) : Sopravissuti


Dopo qualche giorno Marco e Laura decisero di pranzare insieme approfittando del fatto che Lei era in una zona vicino all'ufficio di Marco per delle commissioni. 
Il posto stabilito era un locale di specialità Siciliane, purtroppo e il locale era stato preso d'assalto dalla restante parte della città, cosi mentre Marco cercava di lottare per prendere le cose al bancone, Laura attendeva al tavolino presa dallo sconforto e dalla rassegnazione che aveva scelto il posto sbagliato per poter parlare con lui. Lui la prese un po più con filosofia in fondo L'importante era stare con lei. Il pranzo fu più che altro una corsa contro il tempo .fra gente che faceva le poste al tavolo per potersene impossessare per il pranzo e camerieri pronti a liberare il tavolo.

Dopo 10 minuti per consumare il pasto decisero di fare una passeggiata. Marco si infilò in un magazzino per vedere una camicia. Entrarono , lui scelse la taglia e si diresse al camerino. Il reparto era deserto. Si tolse la camicia che aveva addosso e con una scusa chiamò Laura e in preda all'astinenza che durava da più di 3 giorni la tirò dentro rubandogli quel bacio che tanto desiderava. Laura lasciò fare, mise le braccia dentro la camicia semiaperta, strinse Marco per la vita poi ritrasse il volto facendo scivolare le sue labbra lungo il collo e il suo petto e gli sussurrò -Domani, vieni domani- Poi appoggio la testa sul suo petto per sentire quale dei due cuori batteva di più.
Il resto dalla giornata sembrò a entrambi interminabile, il desiderio di rivedersi era come se avesse dilatato il tempo, lasciando entrambi in balia dell'attesa. Gli impegni lavorativi aiutarono a far passare la prima parte della giornata poi una crescente agitazione si impossesò di entrambi fra piccole allusioni via sms e messagggi per organizzare l'incontro.
-Sto uscendo, calcola che sono in tram arriverò a casa fra 30 minuti-
-Io in scooter dovrei essere li in 15 minuti-
-Perfetto ci vediamo verso le 17.30-
In realtà Laura si era tenuta larga non voleva certo farsi trovare sfatta e sudata per via dell'affollamento dei mezzi pubblici. Invece arrivò prima si fece la doccia , si mise una crema idratante alla vaniglia, e poi un vestito che mettesse in mostra le sue curve. Un leggero ombretto per mettere in evidenza gli occhi e l'immancabile lucida labbra per ammorbidirle. Si piaceva così semplice e sensuale.
Marco invece quel giorno si limitò a scegliere fra le camice favorite, al suo solito, non dava molto peso a cosa metteva era già un miracolo se riusciva ad abbinare i colori.
Arrivò in leggero anticipo giusto per concedersi l'unico momento di narcisismo specchiandosi nello  specchio retrovisore per controllare  che fosse in ordine  in realtà era solo un modo per cercare di controllare l'agitazione.
si ricordava la sera del bacio quello spiazzale sembrava completamente diverso di giorno illuminato dal sole e completamente pieno di auto del vicino ipermercato.
-Sono arrivato- .
Attesa.
-Numero 42 interno 8 piano 3-
Cuore all'impazzata. Arrivò al citofono.Suonò. Fortunatamente lei non chiese chi era, il nodo in gola non gli avrebbe permesso di rispondere, inoltre si sentiva la salivazione azzerata. Mangiò in fretta una caramella balsamica. Decise di prendere le scale e non l'ascensore per avere più tempo per gestire le proprie emozioni.
Arrivò suonò il campanello e la porta si aprì.
Laura apparve nello splendore della sua semplicità. Si limito a dare un semplice bacio sulla guancia, voleva condurre il gioco.
Marco si ritrovo in un ampia stanza con angola cottura con un balcone grande  poi si vedeva la porta che dava alla stanza da letto e al bagno lungo e stretto con una ampia doccia. Piccolo funzionale e luminoso - pensò- arredato in stile moderno ed essenziale come era Laura.
Marco notò subito la cura con cui si era vestita Laura il suo profumo delicato la dolcezza negli occhi rimasta intatta in tutti quegli anni.
Si tolse la giacca e appoggiò il casco su una delle sedie del piccolo tavolo quadrato posto vicino all'angolo cottura, poi si mise comodo sul divano posto di fronte al Tv sintonizzata su un canale di musica italiana che stava trasmettendo un canzone di Elisa


E ci sarà
dentro te e al di là
dell'orizzonte
una piccola poesia
Ci sarà
e forse esiste già al di là
dell'orizzonte
una poesia anche per te


Laura si mise accanto a Marco, aveva messo la camicia comprata insieme nel magazzino, poi prese il suo braccio se lo avvolse sul collo e lo baciò.
Marco strinse i fianchi di Laura che si distese sul divano  e Marco iniziò a baciare e mordicchiare le labbra mentre Laura delicatamente gli slacciava la camicia per poi passare ala conta e pantaloni. Marco invece gli accarezzava le gambe finchè prese coraggio e si libero dei  slip di lei che a quel punto lo prese per mano e lo porto in camera. Fecero l'amore lei sopra lui che l'ammirava controluce accarezzandogli il seno, lasciando le mani scorrere sulla sua pelle liscia. Poi lui afferrò i suoi fianchi e raggiunsero il piacere insieme stretti in un abbraccio con i corpi sfiniti e sudati, tornando a essere una cosa sola come doveva essere.


Lei si appoggio sul suo petto lui l'abbracciò.
-Dovei sei stato fino adesso? - disse sommessamente  Laura, pensando a quanto tutto quello gli fosse terribilmente mancato.
-Ci sono sempre stato, sapevo che ci saremmo ritrovati- In realtà dentro di se diceva
-Aspettavo che si rimarginavano le ferite  e  di capirmi un po di più-

Poi rimasero cosi in silenzio godendosi quell'abbraccio ritrovato. Entrambi si promisero  che avrebbero difeso quell'amore sopravvissuto al tempo, alle paure e alle ferite.
Quella promessa da li a breve sarebbe stata messa alla prova...

continua...

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