mercoledì 14 ottobre 2015

L'incontro (parte 2°): Un nuovo inizio

Lei sorrideva, stava sorseggiando il cappuccino tenendolo con le mani per riscaldarle dal freddo invernale  mentre si godeva quella piacevole  sensazione di calore. L'amica le stava ancora raccontando della serata prima, dell'approccio maldestro di un ragazzo che le piaceva. Lei ascoltava divertita pensando che forse era giunto anche per lei  il momento  di provare a  lasciar entrare qualcuno nel cuore dopo tanto tempo. 
Mentre pensava questo, si mise distrattamente a cercare  fra le gente dietro di se un spicchio di vetrata,  voleva  vedere se nel frattempo si era messo a piovere come le nuvole grigie lasciavano presagire. Appena guadagnò la visuale dietro le spalle di una persona , incrocio lo sguardo di una persona che la fissava. Un brivido le percorse la schiena e in una frazione di secondo, giusto il tempo di spostare lo sguardo quasi per timidezza,  la mente ricollegò di chi erano quegli occhi nocciola che la fissavano.

Primavera  1992
L' estate era alle porte, Marco decise di portare  Laura,  in quella calda giornata di Maggio  al lago,  aveva pianificato tutto. Voleva sorprendere Laura, dopo  giorni passati a riflettere su quell' amicizia che ormai stava diventando qualcosa di più profondo. Non cela faceva più, aveva bisogno di chiarire quello che provava e lo voleva fare in un posto speciale. 
La conversazione durante il tragitto in macchina , una  piccola Y10  regalata dal padre a Marco come prima macchina, non era delle più brillanti, la radio trasmetteva ininterrottamente "Mare Mare" di Carboni che avrebbe trionfato al Festivalbar qualche mese dopo.
Lui in realtà  cercava di fare 3 cose: guidare, cercare di essere divertente e come cosa più importante ripassare un discorso abbozzato durante il tragitto per farsi avanti, immaginandosi la scena  e sperando in un lieto fine degno di una  grande storia d'amore.
 Fecero l'ultima curva. Dietro una schiera di alberi si apriva sulla destra uno slargo 
 -Fortunatamente siamo soli-  penso lui, cercando di  inspirare per farsi forza.
 Scesero e lei rimase incantata dal paesaggio : quel lago incastonato nella montagna immerso nel verde, dal profumo dei pini disperso dalla leggera brezza  primaverile. Si distese sul muretto poggiando le mani e piegando la testa all' indietro per sentire il sole sul volto.
Lui rimase cosi a fissarla un pò e quando lei si rialzò in piedi, per vedere meglio i dettagli del paesaggio,  prese coraggio. Si avvicino dietro le spalle di Laura, tanto vicino da sentire distintamente il profumo dei capelli. Le prese la mano. Lei si girò sorpresa da quel gesto, incrociò quegli occhi nocciola che le scrutavano l'anima e capì . 
Chiuse gli occhi e le labbra si sfiorarono. 

Un rumore  la risveglio da quel ricordo, si ritrovò ancora a fissare quegli occhi  inconfondibili mentre  Marco alzò la mano in segno di saluto 
- E lui!- pensò. 
Interruppe l'amica , fini l'ultimo sorso di cappuccino per rompere il nodo alla gola e e si diresse verso l'uscita del bar. Ipnotizzata senza staccare gli occhi da quelli di lui quasi per paura di scoprire di star sognando arrivò di fronte a lui e in un impeto di gioia si abbandonò fra le sue braccia  riprovando tutte in una volta  quelle sensazioni che non provava da tempo. 
 -Dimmi che sui tu!- Urlava dentro di se, Marco come se l'avesse sentita, in quel momento la strinse più forte. Era un nuovo inizio

continua...

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